Sto bene perché sono un subacqueo: la bioregolazione

Valentina si sveglia piena di energia, la sua giornata è un ciclone di attività. Andrea è fiacco, ha spesso mal di testa, la sua energia è agli sgoccioli. Cosa li rende diversi? In una persona sana, in media, il 10% del benessere è attribuibile a integratori o medicine, l’altro 90% dipende dalla eredità genetica, dallo stile di vita (alimentazione, attività fisica, sonno) e dall’ambiente.

Figura 1. Il corpo umano è una rete (network, sistema) di cellule che si scambiano messaggi per la auto-regolazione. AA Fondazione Mistral promuove l’approccio della bioregolazione dei sistemi.

La salute è equilibrio tra auto-regolazione (intesa come scambio di messaggi positivi tra le cellule, immaginiamo impulsi di luce verde) e dis-regolazione (segnali negativi, come impulsi di luce rossa). Quando la dis-regolazione prende il sopravvento, il corpo precipita in un loop (ciclo continuo) di danno che porta alla malattia. Siamo abituati a curare un problema con una pillola ma l’organismo non è una accozzaglia di organi separati bensì una rete (network) di cellule tra loro connesse (figura 1). L’approccio al benessere deve multi-obiettivo, di sistema come è per la attività subacquea, un potente bioregolatore dell’organismo.
AA Fondazione Mistral promuove, per due principali motivi, la bioregolazione dei sistemi biologici come approccio completo e innovativo al benessere. Primo, la Società è in rapida trasformazione e ci sembra utile aiutare la tribù Mistral a districarsi tra la marea di novità nei campi della biologia, della tecnologia per selezionare quelle che possano essere di concreto impatto sul benessere. Secondo, i dati evidenziano che la dis-regolazione biologica dovuta alla età avanzata e al cattivo stile di vita sia responsabile di una malattia su due, di tre decessi su quattro e del 90% della spesa sanitaria per le malattie in età avanzate.

Figura 2. AA Fondazione Mistral è attivamente impegnata per facilitare il raggiungimento dell’obiettivo 3 delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile verso il 2030 “Assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le età”.

AA Fondazione Mistral vuole contribuire ad alleggerire il fardello delle malattie e i relativi costi, impegnandosi attivamene per facilitare il raggiungimento dell’obiettivo 3 delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile verso il 2030 “Assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le età” (figura 2). Sono stati fatti grandi progressi per quanto riguarda l’aumento dell’aspettativa di vita e la riduzione di alcune delle cause di malattia e morte più comuni. Nonostante ciò, sono necessari molti altri sforzi per sradicare completamente un’ampia varietà di malattie e affrontare numerose e diverse questioni relative alla salute. AA Fondazione Mistral c’è.

Cosa c’entra l’attività subacquea? Nella immersione correttamente gestita per miscela di gas respirata, attrezzature (protezione dal freddo, riduzione dello sforzo) e profilo di decompressione, si attiva una positiva auto-regolazione basata sulla ossigenazione e il ripristino della microcircolazione che consente il corretto funzionamento biologico e la naturale rigenerazione delle cellule. Quando visito persone che hanno subito malattie gravi (come incidenti cardiaci, cerebrali, tumori) ma hanno buone condizioni del cuore e del polmone, con piacere approvo il ritorno alla immersione considerato che il benessere sott’acqua contribuisce ad auto-regolare la perturbazione del loro sistema (network) biologico. Immergersi allunga la vita. Un solo esempio, poi approfondirò l’argomento nei successivi articoli su www.fondazionemistral.com .

Figura 3. L’aumento della pressione parziale dell’ossigeno in immersione e nella camera iperbarica migliora la capacità del mitocondrio (la dinamo della cellula) di produrre energia.

In immersione aumenta la pressione parziale (la “forza”) dell’ossigeno. Nella dinamo deputata a produrre energia nelle cellule (il mitocondrio), l’ossigeno agisce come accettore di elettroni (il polo positivo di una pila). Più ossigeno significa più energia e meno acido lattico che è l’artefice della stanchezza (figura 3). Una millimole di acido lattico in meno consente di risparmiare 3,3 millitri di ossigeno per chilo di peso corporeo al minuto (in un subacqueo di 70 chili sono un quarto di litro di ossigeno al minuto). Respirare in immersione quindi aumenta il benessere e il potere di autoriparazione, la capacità di fare sforzo e di salvare il compagno in difficoltà. Per essere certi di questo concetto, è necessaria la ricerca robusta.

Se ne parlerà nel convegno della AA Fondazione Mistral “La ricerca emerge”, presso l’Università di Ferrara venerdì 10 dicembre 2021. Per rimanere informato, in maniera affidabile e concisa, iscriviti alla AA Fondazione Mistral.

Dottore Pasquale Longobardi
Presidente AA Fondazione Mistral

Bibliografia:
https://www.bioregulatory-systems-medicine.com/en
https://www4.ti.ch/dfe/de/csr/concetti-chiave/agenda-2030/
https://unric.org/it/obiettivo-3-assicurare-la-salute-e-il-benessere-per-tutti-e-per-tutte-le-eta/