Le condizioni di salute influiscono sulle prestazioni nelle immersioni?
Giugno 7, 2022MEDICAL TALKS
Gennaio 18, 2023Fondazione Mistral raccomanda di eliminare le soste profonde (cioè di impostare Gradient Factor Low 100) o, laddove questo non sia possibile, impostare Gradient Factor simmetrici (Gradient Factor Low e High uguali). Il 2 settembre 2022, ne ha parlato il dottore Sven De Ridder della Royal Military Academy Belgium (https://www.rma.ac.be/en) al 46th Annual Scientific Meeting della European Underwater and Baromedical Society (http://www.eubs.org/) Qui l’abstract della sua relazione De_Ridder_Sven_gradient_factors_EUBS_02.09.22-2.
Come è calcolata la decompressione dalla immersione subacquea?
La decompressione ha l’obiettivo di consentire la risalita alla superficie in sicurezza.
Ci sono diversi metodi (algoritmi) per calcolare il tempo di decompressione. L’algoritmo compartimentale considera il corpo umano come costituito da molteplici contenitori con diversa velocità di assorbimento e rilascio del gas. Il più diffuso è l’algoritmo elaborato dal professore Albert Bühlmann nel Laboratory of Hyperbaric Physiology dell’Ospedale Universitario di Zurigo, Svizzera. Ce ne sono diverse versioni contraddistinte dalla sigla: per esempio quella ZHL-16C significa Zurigo (ZH), lineare (L), 16 compartimenti (16), conservativo (C) (https://it.wikipedia.org/wiki/Algoritmo_Buhlmann).
Il computer, terminato il tempo di fondo e all’inizio della risalita, passa in modalità decompressiva. I compartimenti con la maggiore pressione del gas pilotano il tempo di risalita. Qualora l’algoritmo stimi che in superfice il gas rimanga entro il limite massimo teoricamente tollerato dal corpo umano (cioè il gas non “tracima” dal contenitore pilota) segnalerà “DEC99” e l’immersione sarà in curva di sicurezza (nel No Decompression Limit, NDL). Viceversa, se fosse previsto il sovraccarico del gas ci sarà l’indicazione delle tappe di decompressione da rispettare. In realtà, la migliore decompressione si gestisce, nell’immersione tecnica, scegliendo le giuste miscele di respirazione sul fondo e in risalita.
I computer subacquei controllano la decompressione tramite la impostazione, entro margini consentiti dall’algoritmo, del livello di sicurezza desiderato. In alcuni si può impostare un valore tra 0 (minimo tempo di decompressione) a 5 (massimo tempo di decompressione).
Gradient Factors: cosa sono?
In altri computer subacquei si possono regolare i Gradient Factors (GF) che sono da immaginare come il binario che guida la decompressione.
Il Gradient Factors Low ha un impatto sul segmento profondo dell’immersione. Il Gradient Factor High regola il tempo di decompressione in prossimità della superficie. L’impostazione GF Low 100 / GF High 100 determina il minore tempo di decompressione ragionevolmente possibile secondo l’algoritmo madre.
L’impostazione GF Low 30 / GF High 70, suggerita nei manuali di alcuni computer, inserisce diverse soste profonde e allunga il tempo di decompressione in prossimità della superficie. Fondazione Mistral ritiene questa impostazione meno sicura rispetto a GF simmetrici (stesso valore tra GF High e GF Low) compresi tra 60/60 e 90/90. Il valore da scegliere è individuale e dipende dallo stato di salute del subacqueo (ne parleremo in un prossimo articolo).
Non è meglio una decompressione più lenta, con le soste profonde?
L’approccio conservativo (GF bassi) è stato in auge tra il 2000 e il 2016 con l’obiettivo di minimizzare l’innesco delle bolle. Era il periodo dove imperavano algoritmi come il Reduced Gradient Bubble Model (RGBM, https://www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/002071019090048Y).
Questo algoritmo taglia il tempo di immersione senza l’obbligo di decompressione (No Decompression Limit ristretto); introduce diverse brevi soste di sicurezza (decompressione a scalini); rallenta la velocità di risalita; nelle immersioni più profonde di 30 metri penalizza le immersioni ripetitive; penalizza anche le immersioni con profilo a dente di sega, saliscendi e yo-yo; è più conservativo nelle immersioni in altitudine.
Ad oggi (2022) si è preso atto che queste correzioni conservative non hanno migliorato la sicurezza delle immersioni. Che senso ha allungare il tempo di decompressione senza un vantaggio? Anzi, il tempo di decompressione più lungo espone l’organismo all’attacco prolungato delle sostanze tossiche causate dalle bolle (citochine pro infiammatorie) e del sistema immunitario. In definitiva, Fondazione Mistral consiglia la più breve decompressione ragionevolmente possibile calcolata con algoritmo compartimentale. Impostando il computer subacqueo con Gradient Factors Low e High simmetrici (valore uguale). Il valore è personale e dipende dal proprio stato di salute, come sarà precisato in un prossimo artiicolo.
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