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Gennaio 29, 2022CONFERENZE DIVE DOCTOR – FONDAZIONE MISTRAL, EUDI SHOW 2022
Marzo 22, 2022Di Umberto Natoli
Una bella iniziativa che ha contribuito a diffondere una corretta e approfondita conoscenza dei sistemi decompressivi e dei più importanti aspetti medici legati alla prevenzione della malattia da decompressione, si è svolta nei comuni di Porto Ercole e di Porto Santo Stefano il giorno 6 novembre scorso. Grazie al contributo scientifico dei medici subacquei e iperbarici Pasquale Longobardi e Francesco Fontana e al grande aiuto della Dive System, nonché alla fattiva collaborazione di 7 diving operanti nella zona e aderenti alla ASSEDI Associazione Servizi Diving Italiani, che si sono potuti mettere a paragone, direttamente in immersione, computer subacquei con l’algoritmo Bühlmann con altri dotati dell’algoritmo RGBM. Il nutrito numero dei partecipanti, circa 100, ha potuto affiancare a vari modelli di computer personali, prevalentemente con RGBM, altrettanti computer RATIO della Dive System con algoritmo Bühlmann.Infatti il test è stato pensato proprio per mettere a confronto i due sistemi, verificando durante l’immersione le differenze nel piano decompressivo che si andava progressivamente sviluppando, prima nel calcolo dei tempi residui in curva di sicurezza, e poi nei tempi e nelle quote di sosta previsti.
E’ stata un’occasione straordinaria, una grande festa del mare, il cui successo è andato ben oltre le aspettative degli organizzatori. Mettere assieme, come abbiamo visto, ben 7 diving e ancor più 100 subacquei e soprattutto in data autunnale e con condizioni meteo dei giorni precedenti e previste non certo entusiasmanti, non è stata certo un’impresa facile. Invece è andato tutto nel migliore dei modi e lo stato del mare è stato più che favorevole. Insomma con grande soddisfazione e gioia di tutti i partecipanti, al piacere di una bella immersione e anche al piacere conviviale condiviso tra tante persone pervenute prevalentemente dalla Toscana, dal Lazio e dall’Umbria, ognuno ha potuto constatare direttamente come il sistema RGBM comporti un incremento dei tempi di decompressione rispetto al modello Bühlmann di circa 3 minuti su una media di immersioni effettuate per qualche minuto fuori curva di sicurezza attorno alla quota dei trenta metri, e della durata complessiva, tutto compreso, quindi discesa, permanenza sul fondo, risalita e soste, di circa 40/45 minuti. Su questo argomento rimandiamo tuttavia al box a corredo di questo articolo, che ci illustra il contenuto medico scientifico della prova. Nelle varie imbarcazioni erano divisi il Dott. Pasquale Longobardi e il Dott. Francesco Fontana che hanno risposto con grande disponibilità e con il loro consueto entusiasmo alle numerose domande rivolte dai partecipanti sugli aspetti medici e decompressivi del test. Mentre per gli aspetti tecnici, ma anche condividendo con gli altri le prove in acqua, Paolo Zazzeri, titolare della Dive System, tra gli sponsor dell’evento, con l’aiuto dell’infaticabile Giacomo Guerrieri, hanno organizzato la distribuzione dei computer RATIO messi a disposizione per i test ed hanno anche effettuato la loro specifica taratura, illustrandone le caratteristiche e le funzioni ai partecipanti.
Il gruppo dei coordinatori e organizzatori.
Nel pomeriggio, presso i locali parrocchiali della chiesa di Santa Annunziata in località Pozzarello di Porto Santo Stefano, un’affollata e interessatissima platea ha ascoltato gli ultimi aggiornamenti sulla medicina subacquea e sugli algoritmi decompressivi da parte del Dott. Pasquale Longobardi, medico subacqueo e iperbarico, che ha proceduto ad effettuare anche una serie di test di idoneità all’immersione tra i presenti, tra cui il calcolo del BMI Body Mass Index, molto importante nell’attività subacquea, a cui hanno aderito tutti con molto interesse.
Una nota curiosa, ma molto significativa, è stata la prova di misurazione del ph nel sangue di ogni individuo effettuata con il test con la cartina al tornasole a contatto con l’urina. Su circa 80 prove individuali, solamente per due persone c’è stato un risultato ottimale, quindi con indice alcalino. Mentre per tutti gli altri è risultato acido, di cui per lo più fortemente acido, a dimostrazione di quanta strada c’è da fare per diffondere la cultura della giusta alimentazione e del giusto stile di vita per mantenersi in buona salute in generale, ma in particolare per l’idoneità all’attività subacquea.
Il Dott. Pasquale Longobardi illustra i criteri di settaggio dei computer prima dell'immersione.
Il Dott. Francesco Fontana, medico subacqueo e fisiatra, ha poi illustrato compiutamente molti aspetti legati alla corretta gestione sul proprio corpo della configurazione delle attrezzature, in relazione ai movimenti e alle posture che comporta l’attività subacquea, argomento particolarmente sentito specialmente per i praticanti non più giovanissimi.
Infine Giacomo Guerrieri della Dive System ha illustrato le caratteristiche dei computer RATIO messi a disposizione per le prove e i nuovi sistemi di imbrago dei gav tecnici dell’azienda.
A conclusione di questa apprezzatissima e riuscitissima giornata, il titolare della Dive System Paolo Zazzeri ha consegnato i 4 computer RATIO che ha generosamente donato per l’evento, e che sono stati estratti tra tutti i partecipanti.
Configurare il computer subacqueo in base alla variabilità individuale.
Dott. Pasquale Longobardi
Premessa
Durante l'immersione, le bolle interagiscono con la parete interna dei vasi sanguigni, l'endotelio che pesa circa due chilogrammi e copre una superfice paragonabile a un campo da calcetto. In caso di stress da decompressione (cioè per profondità superiore a 30 metri respirando aria, immersioni multiday e ripetitive, intervallo in superficie tra immersioni successive inferiore a 2 ore), già sul fondo e certamente durante la risalita, il gas inerte attiva i globuli bianchi che aderiscono all’endotelio tramite i loro tentacoli (chiamati beta 2 integrine). La parete dei vasi sanguigni è danneggiata e i detriti (microparticelle), responsabili dell'infiammazione, aumentano fino a 12 volte rispetto alla normale concentrazione. La respirazione in ossigeno a pressione ambientale (normobarico) agisce beneficamente sui globuli bianchi evitando che attivino i tentacoli e riducendo le microparticelle.
La risposta infiammatoria è individuale. A parità di danno, alcuni subacquei hanno un'infiammazione "buona" temporanea che dura poche ore, altri un'infiammazione "cattiva" persistente. E' possibile regolare la risposta infiammatoria con un corretto stile di vita, una buona alimentazione, un'adeguata gestione dell'immersione (ovvero protezione termica, utilizzo di Dive Propulsion Vehicles e della configurazione side-mount, calcolando il giusto tempo di decompressione).
L'azoto è particolarmente dannoso. Quando la pressione parziale dell'azoto è superiore a 3,2 bar (l’equivalente dell’azoto nell’aria respirata alla profondità di 30 metri) si ha un aumento significativo delle micro-particelle infiammatorie. Il danno è temporaneo se la permanenza in profondità è breve (tempo totale di decompressione inferiore a 30 minuti).
L'aumento della pressione parziale della anidride carbonica (CO2) genera acidosi e la produzione di microparticelle infiammatorie. Il danno è reversibile nei primi 30 minuti di esposizione alla CO2. L’aumento della frazione inspiratoria di anidride carbonica (FiCO2) tra il 5% e il 15%, inoltre, riduce la diffusione dell’ossigeno. L’acidosi, dipende dall'attrezzatura, dalla miscela respiratoria (valore della pressione parziale dell’ossigeno), dallo sforzo in immersione. Altre cause sono: la cattiva alimentazione, la iperglicemia e il diabete, la diarrea, la disfunzione renale, l'abuso di aspirina e farmaci similari. C’è un delicato equilibrio tra i gas. Maggiore è la pressione parziale dell’ossigeno (pensate all’aria arricchita in ossigeno, il cosiddetto “nitrox”), maggiore sarà la pressione parziale della anidride carbonica. Il corpo umano utilizza il bicarbonato disciolto nel sangue (viene dalla frutta e verdura) come filtro naturale che assorbe il 90% della tossica anidride carbonica.
Un'altra causa di predisposizione individuale all’incidente da decompressione è lo shunt destro-sinistro (che include il forame ovale pervio, PFO). Questo è un canale nel cuore, normalmente presente nel feto. Negli adulti, a volte rimane aperto e lascia passare bolle e coaguli piastrinici dal sangue venoso ("sporco") al sangue arterioso ("pulito") bypassando il filtro polmonare. Questo accade soprattutto durante gli squat addominali (cioè quando si risale in barca indossando l'attrezzatura subacquea). Lo shunt è particolarmente correlato all’incidente da decompressione cerebrale, dell'orecchio interno e alla cute.
E’ ormai appurata l’importanza della valutazione dell'idoneità medica all'immersione eseguita da un medico subacqueo. AA Fondazione Mistral (https://fondazionemistral.com/) promuove il protocollo approvato dall'International Diving Medicine Expert Board (IDMEB sito web: https://www.edmd.eu/) che valuta la forma fisica del subacqueo (indice di massa corporea, percentuale di grasso corporeo totale) e la capacità di sforzo (consumo massimo di ossigeno o VO2 max). Il certificato medico IDMEB indica inoltre lo scopo dell'immersione (subacqueo ricreativo, scientifico, militare, lavorativo), la profondità massima consentita ed eventuali restrizioni. In aggiunta si suggerisce di valutare la capacità cardiopolmonare, il trasporto di ossigeno nel sangue, l'equilibrio acido-alcalino (valore pH). Con queste variabili si stima il Rischio Relativo personale di subire un incidente da decompressione rispetto al prototipo di subacqueo perfetto. Ad esempio, la mia personale probabilità è di un incidente da decompressione ogni 938 immersioni rispetto a un incidente ogni 15 mila immersioni della media dei subacquei ricreativi.
Scelta del modello di decompressione e impostazione gradient factor
Considerato che l’incidente da decompressione da errori nella gestione dell’immersione associati a variabili individuali, quale è il miglior modello di decompressione? Il classico modello compartimentale (ovvero il modello Buhlmann) o il Reduced Gradient Bubble Model (RGBM) che promuove soste profonde e velocità di risalita più lente?
Nel 2017, il professore Enzo Spisni della Università di Bologna con il sottoscritto ed altri ricercatori hanno dimostrato che quanto più ragionevolmente breve è la decompressione, minore è la risposta infiammatoria. Nello studio, in un'immersione a 50 metri, la decompressione più breve (12 minuti in meno rispetto all’altra procedura) ha significativamente ridotto il numero di microparticelle infiammatorie. Pertanto, AA Fondazione Mistral consiglia il modello compartimentale con il computer impostato sui valori di Gradient factor low 50-60 e Gradient factor high 80-90. Il valore preciso dipende dalla forma fisica del subacqueo (vedi tabella 1) Tabella 1: come impostare i valori dei gradient factor low ed high rispetto al Rischio Relativo individuale di incidente da decompressione (pDCI).
Il punto della Dive System sui computer messi a disposizione dall'azienda per la prova in mare.
I modelli di computer Dive System denomitati Ratio Computer sono tutti dotati dell'algoritmo BüImann ZHL 16B e a seconda delle versioni, anche di un doppio algoritmo, il VPM B, che ogni subacqueo può scegliere in alternativa. Per la prova che abbiamo effettuato all'Argentario è stato utilizzato l'algoritmo attualmente più consigliato e utilizzato, ossia il BüImann ZHL 16B. La finalità era appunto verificare in pratica, quindi direttamente in immersione, quanta differenza ci fosse nei tempi totali di decompressione calcolati da altri computer dotati invece dell'algoritmo RGBM, ma anche le differenze sui piani di risalita, ossia su quali quote venivano distribuite le soste e sulla loro singola durata. Il commento scientifico è ovviamente affidato ai medici iperbarici che hanno assistito alla prova.
Per gli aspetti tecnici invece vorremmo precisare le caratteristiche dei nostri Ratio Computer. Vengono prodotti in due tipologie, una a orologio, di dimensioni contenute e usabile anche fuori dall'acqua come segnatempo, e una con schermo molto grande, specificatamente dedicata alle sole immersioni. I modelli a orologio sono sostanzialmente tutti uguali nelle dimensioni e nel design, e sono divisi in due serie con interfaccia grafica diversa, la iDive Sport con schermo in bianco e nero e la iDive Color con schermo a colori. L'altra tipologia a schermo grande, offre una leggibilità superiore ed è realizzata solo a colori. Tutte e due le tipologie montano lo stesso software offerto in tre versioni, tutte implementabili a quella superiore, che possono essere così riassunte: modello Easy che implementa 2 miscele: aria + Nitrox (da 22 al 99%) e come algoritimo è dotato del BüImann, poi il modello Deep che implementa 3 miscele, aria + nitrox + trimix normossico e come algoritmi utilizza il BüImann e in alternativa il VPM B, e come terza versione il modello Tech + che iplementa fino a 10 miscele (aria, nitrox e trimix ipossico), sempre dotata di doppio algoritmo. Unica differenza tra tutti è che i modelli Easy e Deep dispongono di 5 livelli preimpostati di conservativismo con Gradient Factor fissi per entrambe gli algoritmi, BüImann e VPM B. In particolare per il BüImann ZHL 16B sono: GFL/GFH 0=93/93, 1=90/90 – 2=80/80 – 3=75/75 – 4=50/85 - 5=45/80, mentre per il VPM B (raggio di bolla) sono: RO 0=0,5 – 1=0,55 – 2=0,6 – 3=0,7 – 4=0,8 – 5=0,9. I modelli Tech+ invece consentono la piena regolazione personalizzata dei GFL (Gradient Factor Low) e dei GFH (Gradient Factor High).